Mercedes cede le sue ultime azioni di Denza a BYD
Già notevolmente ridotta, dopo 13 anni termina ufficialmente la joint venture tra Mercedes e BYD per il marchio premium Denza: BYD, infatti, ha comprato il restante 10% delle azioni rimaste in mano a Mercedes, divenendone proprietaria al 100%.
La fine della joint venture segue le ultime vicende dei due colossi: BYD in fase di espansione e bisognosa di un marchio in grado di competere con la stessa Mercedes, ma anche Audi, Alfa Romeo e BMW in Europa; Mercedes che si sta liberando di alcuni marchi, come Smart, e sempre più nell’orbita di Geely, che possiede il 10% del gruppo Daimler-Mercedes.
BYD e la rinascita di Denza
Denza viene fondata nel 2011 appunto come joint venture tra BYD e Mercedes. Si concentrava sui veicoli elettrici di fascia alta, ma non è mai decollata davvero tanto che nel 2021 Mercedes ha deciso di ridurre la sua partecipazione al 10%, lasciando quasi tutto in mano a BYD.
La decisione di BYD di comprare anche quel 10% rimanente arriva anche nel contesto delle tensioni commerciali tra Cina e UE, che sta valutando l’introduzione di dazi sui veicoli elettrici prodotti in Cina fino al 36%, anche se a BYD toccherebbe una quota inferiore al 20%.
Contemporaneamente, molte case automobilistiche straniere stanno riducendo la loro presenza sul mercato automobilistico cinese, sia perché le tensioni commerciali hanno creato nei cinesi una sorta di campanilismo verso i loro prodotti, sia perché i cinesi stessi, a causa della crisi immobiliare e delle banche in Cina, comprano meno. Anche Honda, per esempio, ha terminato alcune delle sue joint venture.
Ad ogni modo, da quando BYD ha avuto più potere in Denza, il marchio ha trovato una sua popolarità con il lancio di veicoli di lusso, specie le monovolume come la D9, la più venduta del 2023 nel suo segmento in Cina.
Secondo fonti locali, Denza è pronta a lanciare questa settimana il suo nuovo modello, la Z9GT, con un prezzo di prevendita a partire da 339.800 yuan o 44.000 €. Si tratta di una shooting brake elettrica che BYD potrebbe introdurre anche in Europa.