La Cina si difende dalle indagini UE con Luca De Meo
Il ministro del commercio cinese, Wang Wentao, si trova in viaggio in Europa e porta un chiaro messaggio: le affermazioni degli Stati Uniti e dell’Europa riguardo all’eccesso di capacità produttiva cinese, e al “dumping di stato” nel settore dell’auto elettrica sono infondate.
Durante un incontro a Parigi con i principali produttori automobilistici cinesi, tra cui BYD, CATL e Geely, Wang ha ribadito che l’auto cinese eccelle per innovazione e “perfezione delle catene di approvvigionamento”, e non per i sussidi.
La difesa della Cina e l’incontro con De Meo
Secondo quanto riportato dal ministero del commercio cinese l’8 aprile 2024, Wang ha sottolineato che i costruttori cinesi non dipendono dai sussidi per ottenere vantaggi competitivi. Secondo lui, le aziende cinesi si affidano a un’innovazione tecnologica continua, a un sistema di produzione e catena di approvvigionamento perfetti e alla concorrenza di mercato per lo sviluppo rapido.
Non solo. Il viaggio in Europa è servito a incontrare anche partner strategici e il Presidente di ACEA, l’Associazione Europa dei Costruttori di Automobili, nonché CEO di Renault: Luca De Meo. Entrambi hanno fatto emergere preoccupazioni alla reciproca apertura dei mercati. De Meo, comunque, ha sottolineato l’importanza della “reciprocità” e ha invitato la Cina a portare più della propria catena di approvvigionamento nel continente europeo, ovvero a portare proprio quell’innovazione citata da Wang.
Ormai, l’industria automobilistica è diventata uno degli aspetti centrali dei rapporti commerciali internazionali, con tensioni che si intensificano tra le principali potenze economiche. Mentre gli Stati Uniti esercitano pressioni su Pechino per frenare l’eccesso di capacità industriale, la Cina sta difendendo il proprio modello di sviluppo economico, sottolineando l’importanza dell’innovazione e della concorrenza di mercato.
In ogni caso, con le sue parole, De Meo torna a insistere sulla necessità delle sinergia tra costruttori, come già aveva fatto con noi a Bruxelles, in maniera simile a quanto successo con Airbus.
Fonte: Ministero dell’Economia cinese, Automotive News