BYD produrrà fino a 30 GWh di batterie al sodio in Cina
BYD ha di recente annunciato di aver investito 10 miliardi di yuan, circa 1,2 miliardi di euro, per la costruzione di una nuova fabbrica di batterie agli ioni di sodio a Xuzhou, tra Pechino e Shanghai.
L’obiettivo è una capacità produttiva annuale di 30 GWh, che renderà questa struttura la più grande al mondo per la produzione di questo tipo di accumulatori.
Perché le batterie al sodio?
L’accordo è stato siglato tra Findreams Battery, la controllata di BYD per la produzione di batterie, e Huaihai Group, le qualihanno dichiarato che Xuzhou diventerà il centro della produzione di batterie destinate a micro veicoli e scooter, poiché questi veicoli elettrici beneficeranno maggiormente dei pacchi di batterie al sodio.
Non è la prima volta che BYD collabora con Huaihai Group. Le due aziende si sono già unite per costruire una gigafactory di batterie più “tradizionali”, nel novembre 2022, con un investimento congiunto sempre pari a 10 miliardi di yuan. La fabbrica si estende su una superficie di 310.000 mq, è quasi pronta e inizierà i test di produzione entro marzo 2024.
Parlando di auto in serie del marchio cinese, si vociferava che fosse la BYD Seagull il primo veicolo con batterie al sodio, ma la ultracompatta, prevista anche per l’Europa, al momento è equipaggiata con la tipica batteria Blade, di tipo LFP, che ha reso famosa l’azienda.
Altre aziende cinesi stanno anch’esse facendo progressi nella tecnologia delle batterie al sodio. Ad esempio, CATL ha annunciato a aprile che il primo produttore di automobili a utilizzare le sue batterie al sodio sarà il marchio iCar di Chery, anche se poi non sono arrivati altri aggiornamenti. Anche Hina, joint venture tra Volkswagen e JAC, ha presentato un veicolo elettrico al sodio con batteria da 25 kWh, ma non è mai arrivata alla produzione in serie.
Le batterie al sodio, comunque, sono molto interessanti, perché costano meno e hanno meno densità energetica. Per questo, si prestano ad essere installate su veicoli elettrici più economici, come hatchback di fascia entry-level, scooter e tricicli elettrici. La produzione su larga scala di batterie al sodio contribuirà a ridurre la pressione sull’estrazione di metalli preziosi, poiché non richiedono litio o altri materiali problematici, come il cobalto.
Tra i difetti, invece, c’è una tensione raggiungibile più bassa e una minore velocità di ricarica, che però consegue a una velocità di scarica altrettanto bassa. Inoltre, rispetto alle batterie agli ioni di litio, hanno performance migliori a basse temperature.
Fonte: Comunicato Stampa