Siamo andati in Norvegia a scoprire i piani di Zeekr per l’Europa
Dopo che nel 2023 ha debuttato in Svezia e nei Paesi Bassi (per l’occasione avevamo provato le Zeekr 001 e X), sono andato fino ad Oslo all’inaugurazione della commercializzazione dei modelli Zeekr in Norvegia.
L’annuncio delle vendite in Norvegia era in realtà già arrivato sul finire dello scorso anno, ma l’azienda ha preferito costruire una rete di partnership con alcuni dei principali rivenditori nel Paese, e vedere l’andamento negli altri due, prima di entrarci ufficialmente.
A Oslo, Zeekr ha anche annunciato i piani d’espansione in Europa, che prevedono anche l’arrivo in Italia, seppur non nel breve periodo.
Zeekr nel mondo
Nato nel 2021 producendo in serie quella che era stata presentata come Lynk & Co Zero Concept, Zeekr è il marchio di Geely che sta crescendo più velocemente. È di Zeekr la piattaforma SEA su cui sorgono anche tanti altri modelli del gruppo, e in soli tre anni ha già raggiunto 360,000 unità vendute, una gamma di 7 modelli e un veicolo autonomo nato insieme a Waymo, oltre a 4 “intelligent factories“, 2 centri di Design di cui uno a Göteborg condiviso con la stessa Lynk & Co, e una rete di ricarica da oltre 3.000 stazioni in Cina.
In Europa, Zeekr è presente da circa un anno in soli due Paesi, dove comunque ha scelto un approccio abbastanza aggressivo per costruirsi un nome e la reputazione di “premium accessibile” che vuole avere. I modelli per l’Europa, quindi, al momento sono solo due (ce n’è un terzo in arrivo di cui al momento non si può dire nulla), ma sono progettati e sviluppati direttamente in Svezia.
La Norvegia e il resto d’Europa
La Norvegia è quindi un mercato considerato favorevole. Dal 2025, 10 anni prima degli obiettivi di Bruxelles, nella monarchia nordica si venderanno solo auto elettriche, che già oggi rappresentano il 94% del venduto nuovo.
Inoltre, a settembre 2024, la Norvegia ha visto il parco circolante elettrico superare quello endotermico, unico paese al mondo a riuscirci. Altro fattore da non sottovalutare, i norvegesi ancor più degli altri nordici sono aperti al nuovo e alle innovazioni e anche ai marchi non europei (lo dimostra il successo di Nio), oltre ad avere un’alta disponibilità economica e un‘alta richiesta di prodotti premium.
Non un mercato necessariamente semplice, però: nel Paese, ci sono già 24 brand automobilistici cinesi e l’alto numero di veicoli premium potrebbe rendere difficile a Zeekr imporsi. Secondo Lothar Schupet, Chief Commercial Officer di Zeekr Europe, e Ole Kristian Agotnes, Head of Zeekr Norway, il marchio può contare su una piattaforma tra le più efficienti al mondo, la SEA, appunto; su risultati di sicurezza superiori ai competitor grazie alla provenienza dal mondo Volvo, e sul suo posizionamento più in basso, appunto per creare un segmento di premium più accessibile.
Sono alcuni punti su cui Zeekr punta non solo in Norvegia, ma anche negli altri mercati europei. L’azienda infatti ha una più ampia strategia che intende arrivare a essere presente nell’80% dell’Europa Occidentale entro il 2027. Otto i Paesi annunciati nel Piano, di cui i tre già coperti a cui seguiranno la Danimarca, il Belgio, la Svizzera e poi i più grandi mercati di Germania e Francia.
Mancano all’appello Regno Unito e Italia. Entrambi sono certamente presi in considerazione da Zeekr, ma al momento esclusi per due motivi diversi: Londra a causa della guida a destra, che richiede come sempre linee di montaggio diverse, e ancora diverse da quelle per esempio australiane a causa delle normative differenti. L’Italia per motivi che non dovrebbero sorprendere.
Dichiara infatti il CCO Lothar Schupet:
“L’Italia ha un tasso di adozione di veicoli elettrici più basso, e un approccio alle auto più tradizionale. Per questo, almeno inizialmente, preferiamo concentrarci su mercati con un potenziale di crescita più alto. Certamente comunque l’Italia, ma mi sento di dire anche la Spagna che come mercato elettrico le somiglia, sono sulla nostra roadmap dopo il 2027, o forse anche prima se riusciremo ad accelerare la nostra espansione“.
La questione dei dazi
Zeekr, sempre nella persona di Lothar Schupet (che è arrivato in Zeekr dopo 23 anni in BMW), ha commentato anche la questione dei dazi, che non riguarda la Norvegia ma il resto dei mercati si. Pur progettate in Europa, infatti, le Zeekr sono costruite in Cina e quindi soggette alle nuove tariffe, che per il gruppo Geely sono pari al 18,8% da aggiungere al 10% già presente.
“Sicuramente i dazi del 18,8% impatteranno sulla nostra profittabilità” – commenta Schupet – “Tuttavia, stiamo lavorando su misure ti costi-efficienza nei nostri R&D, Supply Chain e distribuzione per mitigare questo impatto perché, nonostante le imposte, vogliamo mantenere la nostra proposta di prezzo-valore e continuare a espanderci in Europa“.